CAMINO TORRES: SANTIAGO - VENEZIA (epilogo)
EPILOGO
Il cammino si è concluso. E' tempo di tornare a casa. Con gli aerei si fa presto a spostarsi, ma vuoi mettere la bellezza e l'intensità del camminare!?
Gli aeroporti sono fatti apposta per "sognare" nuovi cammini. Del resto un cammino è uno dei pochi sogni che si realizzano nella vita. Forse i cammini più importanti nascono proprio da sognatori audaci ...
Chissà forse nel prossimo cammino non sarà neppure necessario prendere l'aereo perché da casa si parte e vi si ritorna "a piedi", come facevano gli antichi pellegrini. Perché no!
Certo i ricordi più belli, gli incontri più forti, le parole più vere sono rimasti nell'inchiostro della penna… Come parlarne? Forse la loro bellezza sta proprio nell'essere indicibili.
La vita è questo mistero in cui più avanzi, meno si capisce, e chi cammina sa bene che non si può fare altrimenti perché l'orizzonte si sposta sempre oltre, più in là e non lo puoi afferrare.
Camminare leggeri leggeri. Come solo le nubi leggere possono volare. Come pesa la mocilla a volte, eppure è sempre più leggera di quei pesi di cui non sappiamo liberarci.
Ecco il ponte. Ecco Mestre. Ecco casa nostra. Ma quale casa? Il cammino continua. Non ci sono alternative.
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