venerdì 4 luglio 2014

CAMINO TORRES: 18° tappa TUI - REDONDELA - ARCADE (km 39)

La tappa di oggi è volutamente lunga. Secondo il nostro programma abbiamo tre giorni per avvicinarci il più possibile a Santiago e un quarto per raggiungerla. Trascorriamo una notte serena e ristoratrice nel grande albergue di Tui e al mattino l'ora della sveglia è condivisa anche dagli altri due pellegrini. Usciamo verso le 6.30 ed è ancora buio.
Causa il buio e la fretta non riusciamo vedere molto di Tui. Il primo luogo significativo davanti al quale sostiamo è la chiesa di San Bartolomeo de Rebordans.
Altro luogo a cui arriviamo poco dopo è il Ponte da Veiga sopra il fiume Louro...

… con il caratteristico monumento dedicato ai pellegrini.

Non attraversiamo il ponte ma continuiamo il cammino sul lastricato della Via Romana XIX che intercetteremo più volte nel corso della giornata. Camminiamo per un po' su strada d'asfalto e attraversiamo su cavalcavia l'autostrada, per tornare a camminare in una carrareccia… 
… lungo la quale incontriamo la croce di S. Telmo...
… ossia il luogo in cui secondo la tradizione lo colse la febbre ...
… e il piccolo ponte medioevale detto "das febres" (della febbre).
Mojones in località "Madalena".
A S. Comba troviamo il Calvario en Ribadelouro: 5 crocefissi in pietra disposti ordinatamente in una aiuola.
Proseguendo incontriamo un altro ponte antico che attraversa il fiume Louro.


Nei pressi di Orbenile si cammina si comoda carrareccia che affianca il fiume...
 … lungo la quale si trova anche un guado aiutato da delle pietre.
All'altezza di Orbenile troviamo lungo la strada una serie di segnalazioni cancellate. In tutti i modi si è cercato di occultare le indicazioni che mandavano per una carrareccia a sinistra, invitando il pellegrino a proseguire dritto sulla strada d'asfalto. Controllato il GPS anche noi decidiamo di proseguire dritti. Facciamo male. Infatti un paio di km oltre, dopo aver superato il Cento cultural "A Lagoa", un area di riposo per i pellegrini,...
… entriamo nella zona industriale di O Porriño.
Oramai è troppo tardi per tornare indietro: le frecce cancellate ci mandavano per un percorso alternativo che raggiunge O Porriño evitando questo orribile tratto di cammino lungo la zona industriale.

In prossimità di O Porriño incontriamo la cappella di Nª Sª da Guía.
 La Casa del Ayuntamiento di O Porriño...
 … con l'antistante piazza.
 La cappella del Cristo.
A O Porriño c'è un albergue: Avenida de Buenos Aires; Tel. +34 986 33 54 28; Email: alberguedoporrino@yahoo.es; Página web: www.xacobeo.es.
Usciamo da O Porriño e guidati da buone frecce arriviamo sulla N550. Oltre una rotonda all'altezza di una cappella con un crocefisso, stiamo sulla strada a destra, parallela alla nazionale, fino a Ameiro Longo.
Lungo la strada troviamo una dedica alla pace e alla salvaguardia del creato da parte di due alpinisti spagnoli...
… ma anche parola di minaccia a chi si è permesso di rubare dei polli.
Si ritorna ancora sulla strada N550 che bisogna percorrere per circa un km, per poi andare a sinistra e attraversare di nuovo il Rio Louro e quindi dirigersi verso Veigadana. 
Qui siamo a O Castro: il monumento nella Fonte de María Magdalena.
Per asfalto, salendo gradualmente arriviamo al Concello de Mos: qui troviamo la chiesa di Santa Eulalia.
 Il palazzo dei Marchesi di Mos.

 La croce presso il palazzo dei Marchesi di Mos.
Vicino al palazzo dei Marchesi, in quella che è chiamata "Casa Blanca", si incontra l'albergue Santa Baia di Mos: Rúa Santa Eulalia, 19; Tel. +34 986 334 269.
Continuiamo la salita per la rúa dos Caballeros, fino ad incontrare un bellissimo crocifisso policromo datato 1733.
Sempre per asfalto arriviamo alla sommità del monte Santiago de Antas. Qui troviamo una serie di segni che celebrano il cammino: un mojon che indica i 90 km a Santiago, con altre pietre commemorative...
 … una statua che celebra il cammino...
… e il miliario della Via Romana XIX.

Incomincia la discesa in un bosco di pini detto Chan das Pipas.

 Ecco il convento di Vilavella, proprio all'ingresso di Redondela.

 Andiamo a destra per la Rúa del Muro… 
 … per arrivare in breve all'albergue di Redondela ubicato nella "Casa da Torre" (sec. XVI): Plaza Ribadavia; Tel. +34 986 40 41 96.
All'albergue ci facciamo mettere il timbro sulla credenziale e poi ci rimettiamo in cammino: la nostra metà è Arcade e mancano ancora 7,5 km. 
Usciamo da Redondela per la parte antica della città. Passiamo sotto un viadotto in pietra ...
… e poi a fianco ad un antico hórreo nella Calle del Loureiro...
… per sbucare nella N550 a fianco della cappella della Virgen de las Angustias. Attraversiamo la strada nazionale e prendiamo una biforcazione a sinistra in direzione di Cesantes.
Si cammina su asfalto, su continui saliscendi, anche ai margini della strada nazionaleche attraversiamo per salire in direzione di Outeiro das Penas dove troviamo una croce e una fonte.
Dopo la fonte si sale ancora su quello che è chiamato il "Camiño dos Peregrinos".
Quando il cammino inizia a scendere ecco davanti a noi la baia di Vigo.





La bellezza di questo tratto di cammino è senza confronti, qualcosa che ti lascia a bocca aperta.
Purtroppo la carrareccia dagli scorci mozzafiato alla fine della discesa incrocia nuovamente la N550. Questa volta non ci sono alternative: in modo pericoloso la si deve percorrere per circa 1,5 km prima di entrare in Arcade.
Ad Arcade chiediamo informazioni sull'albergue. Purtroppo una signorina ci consiglia male, ci fa attraversare la cittadine mandandoci addirittura dall'altra parte del ponte di Sampaio. Qui gentilmente ci fanno capire che siamo fuori strada e dobbiamo ritornare sui nostri passi per quasi 1,5 km, perché l'albergue si trova proprio lungo il cammino
Le cattive indicazioni ci hanno fatto camminare di più, però ci hanno permesso di vedere bene il maestoso ponte Sampaio che attraversa il fiume Verdugo giusto prima di sfociare nella baia di Vigo.

Passiamo la notte presso l'albergue O Lar de Pepa, Calle Ribeiro nº 1., Arcade, Tel. +34 986 678 006 / 649 714 950 / 649494905; Email: info@olardepepa.com; €. 10 a persona.
Il luogo è confortevole e accogliente. Dotato di una cucina ben attrezzata. Poco lontano c'è un supermercato.

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