sabato 28 giugno 2014

CAMINO TORRES: 12° tappa CARNEIRO - AMARANTE (km 16)

Oggi piove. Provvidenzialmente la tappa di odierna è breve. Ritornati a Carneiro si tratta di ora scendere per comoda strada fino al centro di Amarante. Daniel, il coordinatore del centro di appoggio per i pellegrini di Santiago, ci accompagna fino a Carneiro dove...
… attrezzati per ripararci dalla pioggia scendiamo attraverso la Rúa Marquês de Pombal.
Il cammino qui scende parallelo alla strada nazionale N101 per la strada chiamata "Pombalina" da Marquês de Pombal, la quale attraversa un gran numero di piccole borgate come Outeiro, Reboreda, Bailadouro, Corujeiras e Vinhateiro.
Una caratteristica edicola sacra.
Quello che in Spagna chiamano "horreos", in Portogallo è chiamato "spigheiro".
Ecco la valle dei torrenti Carneiro e Fornelo.

Quando la strada arriva ad incrociare nuovamente la nazionale N101, all'altezza del borgo di Cavalinho, giriamo a sinistra, lasciando la strada e senza più l'ausilio delle frecce, guidati dal GPS si imbocca più avanti un sentiero che tra la fitta vegetazione sale nel bosco.
Si sale apparentemente allontanandosi dai centri abitati della prima periferia di Amarante...
… in realtà si passano alcuni borghi, in particolare si sale e si scende una ripida strada di porfido, fino al ponte che attraversa il Rio Ovelha. Siamo oramai alle porte di Amarante. Prima però dobbiamo passare sotto le arcate dell'autostrada e poi scendere (con prudenza per il traffico) lungo la strada N101. Una volta in città è semplicissimo arrivare in centro.
Si passa sul maestoso ponte...
il Rio Tâmega...

… per approdare al convento e alla chiesa di São Gonçalo.
Come nel cammino francese Santo Domingo de la Calzada e il suo discepolo San Juan de Ortega si prodigarono per costruire una serie di infrastrutture al fine di facilitare i pellegrini a raggiungere Santiago, ugualmente São Gonçalo si prodigò nel sec. XIII, dopo essere stato lui stesso pellegrino per 14 anni tra Roma e Gerusalemme, nel ricostruire l'antico ponte romano sopra il Rio Tâmega, rendendo possibile il passaggio dai monti alla città di Porto e dei pellegrini diretti a Santiago

Anche noi siamo riconoscenti a São Gonçalo perché grazie al suo ponte possiamo continuare il nostro cammino verso Santiago.
Si racconta che São Gonçalo abbia fama di "casamentero" ossia di intercessore che rende fattibili i matrimoni. Secondo la tradizione popolare... 
… la donna che tocca con una qualche parte del suo corpo la tomba del santo, sicuramente si sposerà entro l'anno. 
Entrando nella chiesa di São Gonçalo il primo altare davanti alla porta è dedicato a Santiago Apostolo.
L'immagine di Santa Lucia con la palma del martirio e il piatto con gli occhi.
L'immagine di S. Antonio di Padova (qui da Lisboa)
L'altare maggiore della chiesa di São Gonçalo.
L'organo aereo della chiesa di São Gonçalo.
Il chiostro del convento di São Gonçalo.
S. Francesco d'Assisi: altro segno del segno lasciato dal suo passaggio.
São Gonçalo con il bastone del pellegrino

La chiesa di San Domenico e il monastero di São Gonçalo.
La via principale del centro di Amarante...
… con suoi angoli caratteristici.
Il chiostro e la chiesa di São Gonçalo dall'alto e sullo sfondo la nuova città di Amarante.
Il complesso della chiesa e del convento di São Gonçalo e sullo sfondo la Casa da Calçada.
La chiesa di São Pedro.
 La chiesa della Misericórdia.
Verso la sera di sabato, Daniel ci porta alla S. Messa in un antica chiesa dedicata a San Verissimo, dove viviamo un momento di condivisione e preghiera con una bella e vivace comunità cristiana.
Dopo la S. Messa con Daniel rientriamo nell'albergue di Aboadela dove Fabrizio ci prepara una pasta al pomodoro senza precedenti. 500 g. di pasta per 3 persone spiegano abbondantemente la nostra fame e quanto poteva essere buona quella pasta. Grazie Fabrizio.
Per l'utilizzo dell'albergue di Aboadela bisogna fare riferimento all' Associazione "Viver Canadelo e Serra do Marão". Email: vivercanadelo@hotmail.com; territoriumturismo@hotmail.com.

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