martedì 18 novembre 2014

CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI DI ARCO (TRENTO)

Dal mese di agosto questa è diventata la mia nuova casa. E' un convento, ossia una casa aperta a tutti, dove vivono delle persone che affascinate da Gesù, secondo lo stile di S. Francesco, vogliono chiamare ogni uomo "fratello" o "sorella.
"La regola e la vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità" (Regola di S. Francesco, cap. 1)
"Frate Francesco promette obbedienza e ossequio al signor papa Onorio e ai suoi successori canonicamente eletti e alla Chiesa romana" (Regola di S. Francesco, cap. 1)
"Ammonisco anche ed esorto gli stessi frati che nella loro predicazione le loro parole siano ponderate e caste a utilità e a edificazione del popolo, annunciando ai fedeli i vizi e le virtù, la pena e la gloria con brevità di discorso poiché il Signore disse sulla terra parole brevi" (Regola di S. Francesco, cap. 9)
"Se alcuni vorranno intraprendere questa vita e verranno dai nostri frati, questi li mandino dai loro ministri provinciali, ai quali soltanto e non ad altri sia concesso di ricevere i frati. I ministri poi diligentemente li esaminino intorno alla fede cattolica e ai sacramenti della Chiesa" (Regola di S. Francesco, cap. 9) 
"E nessun frate osi predicare al popolo se prima non sia stato esaminato e approvato dal ministro generale di questa fraternità e non abbia ricevuto dal medesimo l'ufficio della predicazione(Regola di S. Francesco, cap. 9)
"E tutti i frati si vestano di abiti vili che possono rattoppare con sacco e altre pezze con la benedizione di Dio" (Regola di S. Francesco, cap. 2)
"Ammonisco ed esorto tutti i frati di non disprezzare e di non giudicare gli uomini che vedono vestiti di abiti molli e colorati ed usano cibi e bevande delicate, ma piuttosto ciascuno giudichi e disprezzi se stesso(Regola di S. Francesco, cap. 2)
"Ordino fermamente a tutti i frati che in nessun modo ricevano denari o pecunia direttamente o per interposta persona(Regola di S. Francesco, cap. 4)
"Tuttavia per le necessità dei malati e per vestire gli altri frati, i ministri soltanto e i custodi per mezzo di amici spirituali, abbiano sollecita cura secondo i luoghi, La circostanza, il clima delle regioni, cosi come sembrerà convenire alla necessità, salvo sempre, come e stato detto, che non ricevano in nessuna maniera denaro o pecunia"(Regola di S. Francesco, cap. 4).
"Consiglio poi, ammonisco ed esorto i miei frati nel Signore Gesù Cristo che, quando vanno per il mondo, non litighino, ed evitino le dispute di parole, ne giudichino gli altri; ma siano miti, pacifici e modesti, mansueti e umili, parlando onestamente con tutti, cosi come conviene(Regola di S. Francesco, cap. 3).
"I frati non si approprino di nulla, ne casa, ne luogo, o alcuna altra cosa. E come pellegrini e forestieri in questo mondo, servendo al Signore in povertà ed umiltà, vadano per l'elemosina con fiducia(Regola di S. Francesco, cap. 6).
"Se alcuni frati, per istigazione del nemico, avranno mortalmente peccato, per quei peccati per i quali sarà stato ordinato tra i frati di ricorrere ai soli ministri provinciali, i predetti frati siano tenuti a ricorrere ad essi quanto prima potranno senza indugio. I ministri poi, se sono sacerdoti, impongano con misericordia ad essi la penitenza(Regola di S. Francesco, cap. 7).
"E si guardino i frati e i loro ministri di essere solleciti delle loro cose temporali, affinché dispongano delle medesime liberamente secondo l'ispirazione del Signore(Regola di S. Francesco, cap. 2).
"E in nessun modo sarà lecito di uscire da questa Religione secondo il decreto del signor Papa; poiché, come dice il Vangelo, nessuno che pone la mano all'aratro e poi si volge indietro e atto al regno di Dio(Regola di S. Francesco, cap. 2).
"I chierici recitino il divino ufficio secondo il rito della santa Chiesa romana eccetto il salterio, e perciò potranno avere i breviari(Regola di S. Francesco, cap. 3).



Dopo avergli donato dei fratelli, il Signore rivelò a Francesco che dovevano vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ebbe così inizio la Fraternità dei Minori perché, in comunione di vita, testimoniasse il Regno di Dio, predicando la penitenza e la pace con l’esempio e la parola (dalle Costituzioni)