Non potevo resistere ad un invito così allettante da parte degli amici del Gruppo G.A.M. di Bassano del Grappa (Bruno, Luigino, Lorenzo, Danilo, Francesco, Gianni, Franco e Dario). L'invito era di salire con loro tre giorni tra i ghiacciai e i graniti dell'Adamello per una serie di escursioni avendo come campo base il Rif. Mandrone (Città di Trento).
Sono stati 3 giorni meravigliosi, di grandi panorami ma anche di vera amicizia e le foto qui raccolte lo testimoniano.
Un grazie a questi "sempre verdi" escursionisti per avermi invitato a camminare e pregare con loro e un grazie speciale a Carlo e Flavia, che con il figlio Davide gestiscono il Rif. Mandorle e ci hanno accolto con tanto calore e amicizia.
Il nostro primo giorno prevedeva l'arrivo a Passo Tonale, la risalita con gli impianti a Passo Paradiso e da qui la percorrenza del Sentiero dei Fiori con la discesa nel pomeriggio al rif. Mandrone. Purtroppo la pioggia ci ha sorpreso verso la metà della nostra escursione senza però rovinare la bellezza della giornata.
Passo del Tonale dove si trovano gli impianti di risalita per il passo Paradiso
I preparativi degli zaini
In alto la nostra prima meta: Passo Paradiso
Salendo verso Passo Paradiso
Da Passo Paradiso verso il Ghiacciaio Presena
Per la maggioranza di noi da Passo Paradiso inizia salita a piedi
In alto il Ghiacciaio Presena
Gli impianti di Passo Paradiso
Le indicazioni per il Sentiero dei Fiori (n. 44)
Monumento ai caduti della I° Guerra Mondiale
Inizia la salita al Passo del Castellaccio ben visibile alla nostra destra
Si procede tra salti rocciosi
Verso Passo Paradiso
In prossimità del Passo del Castellaccio
Passo del Castellaccio (m. 2.960)
Sono ancora visibili resti di baraccamenti della I° Guerra
Dal Passo del Castellaccio ha inizio il Sentiero dei Fiori
Verso Valle Narcanello
La preparazione per la Via Ferrata
Dal Passo la visuale si apre sull'ampio ghiacciaio del Pisgana Ovest
Inizia il Sentiero dei Fiori
Si cammina su massi di granito sistemati a mo di gradino
Resti di muri a secco e filo spinato: già postazione di artiglieria
Gli amici del Gruppo G.A.M.
Il sentiero si fa più interessante e percorre una lunga cengia attrezzata con cavo e catena
Verso la Valle del Presena
La prima parte della cengia è caratterizzata da un lieve sali-scendi...
... aiutati anche dalla presenza di alcune staffe metalliche
Oltre si trovano delle passerelle in legno che seguono orizzontalmente lo sviluppo della parete e proprio da una di queste passerelle è possibile deviare nettamente in verticale ed in forte esposizione per alcuni metri, con l'ausilio di una serie ravvicinata di staffe.
Superate le passerelle si raggiunge il "Gendarme di Casamadre" dal quale parte la prima lunga passerella metallica lunga 75 mt. Alcune staffe agevolano l'accesso alla passerella.
La prima passerella metallica lunga 75 mt...
... al termine della quale, un imponente ancoraggio permette l'attacco della seconda
La seconda passerella lunga 55 mt
Dopo le passerelle si riparte in leggera salita...
... si aggira uno spigolo
Si risalgono alcuni massi instabili
Capanna Lagoscuro (bivacco Amici della Montagna)
Dal bivacco si scende in direzione del Passo Lagoscuro
In prossimità di Passo Lagoscuro
Passo di Lagoscuro (m. 2.970)
Il Lagoscuro proprio sotto il Passo omonimo. Da qui inizia la discesa del gruppo verso il Rif. Mandrone, mentre io chiedo di poter continuare verso Cima Payer che non ero riuscito a raggiungere in una escursione di due anni fa (salendo dalla val Genova)
La continuazione del sentiero attrezzato verso Cima Payer
Le passerelle in legno per salire al monte Payer
Cima Payer (m. 3.056)
La croce lignea di Cima Payer. Ho solo il tempo di fare un autografo nel libro delle firme perché sta iniziando a piovere e la discesa verso Passo Payer non è certamente agevole da farsi con il bagnato.
L'inizio della discesa verso passo Payer.
Purtroppo a causa della pioggia non ho potuto fare altre foto.
Dal Passo Payer scendendo in direzione del Rif. Mandrone
S. Giovanni Paolo II
Una bellissima sorpresa ritrovare qui un'opera del caro amico Mauro Berlanda
La chiesetta del Rif. Mandrone
Il Rif. Mandorle (o Città di Trento), la cabina di arrivo della teleferica
e la cappella dedicata a S. Giovanni Paolo II
Il Rif. Città di Trento al Mandron
Sono esterefatto!!!! Per fortuna che era il .... sentiero dei fiori.Ma poi proseguire da solo per raggiungere la cima Payer. Certo hai del .. fegato
RispondiEliminaVa bene che come religioso avrai un angelo custode particolare..