Con Rino salgo alla Cima dei Bureloni (m. 3.130), la terza in ordine di altezza del complesso delle Pale di San Martino. L'escursione si rivelerà alquanto impegnativa durando complessivamente 12 ore, coprendo 25 km di distanza, per un dislivello di quasi 2000 m.
Dal parcheggio di Passo Rolle si segue la traccia per prati fino alla Baita Segantini (m. 2.200) e da qui si scende per la strada forestale fino alla Val Travignolo dove ci inseriamo nel sentiero n. 710 risalendolo fino al Passo Mulaz (m. 2.619).
Dal passo risaliamo il sentiero n. 703 fino alla Forc. Margherita, per scendere attraverso una cengiona sotto parete e traversare per sentiero fra ghiaie e rocce, risalendo al passo delle Farangole per breve tratto attrezzato posto tra il Campanile di Focobon e la Torre Quattro Dita.
Dal passo si scende con prudenza e subito dopo si abbandona il sentiero 703 per seguire la traccia a destra e raggiungere le poche tracce di quello che era il ghiacciaio delle Zirocole. Bisogna risalirlo tenendosi sulla destra in direzione di una fascia rocciosa (ometti) fino al Passo dei Bureloni (m. 3.000), dal quale in breve per facili roccette (I°) verso sinistra si raggiunge la cima.
Ore 8.15: parcheggio a Passo Rolle (m. 1.972)
Passo Rolle
In alto il Castellaz
Il Castelaz e la Capanna Cervino
Capanna Cervino
In corrispondenza del sole che sorge la nostra meta di oggi: Cima dei Bureloni (m. 3.130)
La Cima della Vezzana (m. 3.192) ed il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Baita Segantini e il Cimon de la Pala
Cima della Vezzana (m. 3.192) e il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Cima della Vezzana (m. 3.192) e il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Cima della Vezzana (m. 3.192) e il Cimon de la Pala (m. 3.184)
La Val Travignolo
Cima della Vezzana (m. 3.192) e il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Sul sentiero n. 710 A
Verso la Val Venegia
Il Cimon de la Pala (m. 3.184)
Sul sentiero n. 710: sentiero Quinto Scalet
Verso la Val Venegia
In alto a sinistra la Cima dei Bureloni (m. 3.130): la nostra meta.
Sul sentiero n. 710: in alto al centro la Cima dei Bureloni (m. 3.130)
Verso la Val Travignolo e il Castelaz
In alto il Monte Mulaz (m. 2.906)
La Val Travignolo
Passo Mulaz (m. 2.619)
La funivia del Rif. Mulaz
In basso il Rifugio Mulaz
Passo Margherita
Il Rifugio Mulaz e sulla sinistra il Monte Mulaz
Dal Passo Margherita verso ovest
Il Rif. Mulaz dal Passo Margherita
La cengia dal Passo Margherita al Passo delle Farangole
In basso la Val Travignolo
Salendo al Passo delle Farangole: verso il Monte Mulaz e il Passo Margherita
Sotto il Passo delle Farangole
Le ultime ghiaie prima del Passo delle Farangole
Gli ultimi sforzi prima del Passo delle Farangole
Dal Passo delle Farangole in direzione sud
Dal Passo delle Farangole in direzione nord
Il Passo delle Farangole: si sale da destra e si scende verso sinistra
La ripida discesa dal Passo delle Farangole
Verso la continuazione del nostro percorso: in alto Cime dele Ziroccole (m. 3.058)
Verso la Val Grande dove prosegue l'Alta Via n. 2 (sentiero n. 703)
Il sentiero di ghiaie verso le Zirocole
Il Gruppo del Focobon
Sullo sfondo si intravvede il Monte Agner
Il sentiero prosegue tra le ghiaie sotto il Gruppo della Val Grande
Il Gruppo del Focobon
Nella sella prima di scendere verso il ghiacciaio delle Zirocole. Sullo sfondo l'Agner.
Ciò che resta del ghiacciaio delle Zirocole
Le poche chiazze di ghiaccio del ghiacciaio delle Zirocole
In alto il passo dei Bureloni e la relativa cima
La Val Venegia dal Passo dei Bureloni
Passo dei Bureloni (m. 3.000)
Vista dal Passo dei Bureloni (m. 3.000). In basso il ghiacciaio delle Zirocole
L'inizio della salita alla cima Bureloni (I°)
Uno scorcio verso nord. In basso la Val Venegia.
Verso sud: in alto ghiacciaio della Fradusta
La larga pietraia prima dell'attacco alla vetta dei Bureloni
Verso nord: si intravedono le Odle
Il Gruppo del Forcobon
Verso il Monte Civetta (nascosto dal nubi)
Verso la Cima delle Zirocole
Verso il ghiacciaio della Fradusta
L'ultima salita verso la cima
Gli ultimi passi prima della cima. Dietro la Cima delle Zirocole.
A sinistra cima di Val Grande e a destra il Gruppo del Focobon.
A sinistra le Pale di San Lucano e al centro il Monte Agner
Gli ultimi passi sulla cresta verso la cima dei Bureloni
L'anticima dei Bureloni e la cresta che collega alla cima
Da Cima dei Bureloni (m. 3.130) verso il Castelaz e Baita Segantini
Verso nord
Verso est. Coperto dalle nuvole il Monte Civetta
Verso sud-est. Il Monte Agner e le Pale dei Balconi
Verso sud. Cima delle Zirocole
A sinistra lontano il ghiacciaio della Fradusta e sulla destra Cima della Vezzana
Gruppo del Focobon
In basso la Val del Cordevole (Agordino)
Per salita da Passo Rolle a Cime dei Bureloni km. 12
Sulla cima ci sorprende una improvvisa grandinata senza pioggia
Verso ovest la Cima Vezzana e il Cimon de la Pala
Sullo sfondo la parete sud della Marmolada e a sinistra le Odle
A sinistra in alto la Marmolada, più sotto il Monte Mulaz
e nel fondovalle si intravvede Falcade, quindi a destra il Gruppo del Focobon
Verso la Val Venegia e il Passo Valles
Sotto si riconosce il Castelaz e la Val Venegia
La Marmolada.
Il Gruppo del Focobon
A sinistra le Pale di S. Lucano, la Valle Agordina e il Monte Agner
La Cima Vezzana e il Cimon de la Pala
Verso il ghiacciaio della Fradusta
Subito sotto il laghetto di Baita Segantini e in lontananza il lago di Paneveggio
Il Cimon de la Pala
Il lago di Paneveggio
Il Castellazzo e la Val Venegia
Cima Vezzana e Cimon de la Pala
Quel che resta del ghiacciaio delle Zirocole
La salita al Passo delle Farangole
Dal Passo delle Farangole
La discesa dal Passo delle Farangole
Verso Passo Margherita
Passo Margherita
Alle nostre spalle
Il Rifugio Mulaz
In prossimità del Rifugio Mulaz dove facciamo una sosta prima della discesa finale
Velocemente ci avviamo per rientrare attraverso il sentiero 710
Scendiamo dal Rif. Mulaz senza prendere una goccia d'acqua
La Val Venegia
La Val Travignolo
Il torrente a valle
A sinistra Cima dei Bureloni, al centro la Vezzana, a destra il Cimon de la Pala
Baita Segantini al tramonto
Baita Segantini con la Cima dei Bureloni e la Vezzana
Parcheggio al Passo Rolle: ore 20.15
La nostra escursione è durata 12 ore. Abbiamo percorso circa 25 km.
Siete due fenomeni, ma non ti dolgono le gambe il giorno dopo
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