martedì 3 luglio 2018

MONTE PAVIONE (m. 2.335)

Il Monte Pavione è una montagna di Feltre, ma posta all'ingresso della valle del Primiero. Le sue linee triangolari che richiamano una piramide, hanno profili ondulati e dolci rispetto al vicino Sass de Mura, più alto e più severo nelle forme, il quale appartiene anch’esso alle Dolomiti feltrine e le rappresenta, ma della nostra montagna è certamente un lontano parente. 
Il Monte Pavione con i suoi circhi glaciali, chiude ad occidente il Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi ed è dal lontano 1975 una delle Riserve Naturali Biogenetiche europee. Da diverse aspetti l'escursionista percepisce che è in atto una valorizzazione più attenta al patrimonio culturale del posto.
La bellezza dell'escursione sta nella sua grandezza e varietà di luoghi: si passa dal bosco ai pendii fioriti e straordinariamente profumati di questo periodo dell'anno, dalla vecchia strada militare che sale al Rif. Dal Piaz, ai sentieri prima nel cuore del bosco e poi nelle aeree creste che collegano dopo il Passo delle Grandi Vette, il Col della Luna alla massima quota del Pavione.
Iniziamo la nostra ascensione con la consapevolezza che come previsto dal meteo la pioggia ci sorprenderà nel corso della giornata. Invece in mattinata troviamo nubi basse fino al Rif. Dal Piaz. Salendo poi verso l'alto le nubi si diradano e aprono come delle finestre dalle quali possiamo ammirare i monti e le vallate circostanti. Non prenderemo una goccia di pioggia ma bensì faremo ritorno arrossati dal sole.
L'escursione non rappresenta nessuna difficoltà tecnica per chi normalmente frequenta la montagna. Va solo tenuta in considerazione la lunghezza dell'itinerario (circa 20 km) e il consistente dislivello per raggiungere la cima e rientrare (più di 1.500 m.).





La chiesetta di Croce D'Aune (m. 1011). Qui parcheggiamo e inizia la nostra escursione.

Pioverà?

Intanto andiamo..., poi si vedrà!

Località Cimamonte dove inizia il sentiero 801.

Nei pressi di un bel crocifisso si lascia la strada costruita dai militari per il sentiero 801.





Ci si avvia nel folto del bosco




Località Stalle Piaz (m. 1200)









In località Cimetta ritroviamo la strada militare...

... che presto lasciamo per salire a sinistra per un sentiero ben visibile.

Ancora la strada militare




A causa delle nubi basse arriviamo a pochi metri dal rifugio Dal Piaz per poterlo vedere.




Molto accogliente e ben curato l'interno del Rif. Dal Piaz.


Il larin




Poco sopra il Rif. Dal Piaz si trova il Passo delle Vette Grandi e si imbocca il sentiero n. 817




Molto belli alcuni passaggi aerei in cresta: peccato per le nubi.












Cresta delle Vette Grandi













Sella della Cavallade


La salita verso il Col di Luna






Verso il Col di Luna




A sinistra il Monte Pavione, a destra il Col di Luna, sotto la Busa di Cavaren



La danza dei corvi nella Busa di Cavaren



Verso le Pale di San Martino

In prossimità del Col di Luna

Sullo sfondo le Pale di San Martino






Scendendo dal Col di Luna



Verso il Pavione



L'ultima fatica prima della cima


Cima Monte Pavione (m. 2.335)





Le pecore a cima Pavione




Inizia la lunga discesa





La Sella della Cavallade e le Vette Grandi




 Verso la Sella della Cavallade

La Busa de le Vette

Le Vette Grandi


La Busa delle Vette





In prossimità del Rif. Dal Piaz



Il Rif. Dal Piaz (m. 1.993)

Il rientro verso Croce D'Aune per la strada militare










Nel rientro incontriamo una mandria di mucche che sta salendo verso le malghe in quota.

I km. percorsi sono quasi 19

Il dislivello complessivo tra andata e ritorno è di m. 1588.

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