venerdì 28 agosto 2015

CIMA COP DI BREGUZZO (m. 3.001) - Valle di Breguzzo - Trento

L'escursione di oggi, in cui mi accompagna l'amico Mauro della Val Concei, è un lungo itinerario che si svolge nel parco naturale dell'Adamello - Brenta. Saliamo dalla Valle di Breguzzo fino al crinale sud ovest della Cima Cop di Breguzzo e la Cima Danerba, spartiacque naturale con la grande Val di Fumo. Obiettivo è la  stessa Cima Cop (m. 3.001) e quindi rientrare per un anello che dal Ponte di Danerba (m. 2.710) ridiscende fino al Piano di Redont per la selvaggia Val del Vescovo e quindi al Rifugio Trivena.
Parcheggiamo a Ponte Pianone (m. 1.231).
Partenza a m. 1.233 di altitudine. La Cima Cop è a m. 3.001.

Saliamo in direzione del Rifugio Trivena sul sentiero n. 223 per comoda forestale.








Si intravvede in alto la Cima Cop.
La zona è ricchissima d'acqua.


La Cima Cop.

Il Rifugio Trivena (m. 1.633).








Dal Rifugio Trivena proseguiamo per il sentiero n. 223.











Pian di Redont (1.970).
Il Pian di Redont è una sorta di pianoro racchiuso da pareti strapiombanti dalle quali scendono diverse cascatelle d'acqua. 



Le cascatelle che scendono sul Pian di Redont.

Dal Pian di Redont si imbocca il sentiero n. 261 che in direzione nord porta a superare un ripido balzo roccioso.





A sud ovest rispetto al Pian di Redont si incunea l'ombrosa Val del Vescovo che risale alle Porte di Danerba. Da questa impervia valle scenderemo.




Località Bocca della Cunella (quota m. 2.200)



Da Bocca della Cunella in modesta pendenza si continua verso Passo di Breguzzo su modeste pendici erbose a sud della Cop di Casa.






Il bivio per la Bocchetta della Cop di Casa.




Oltre il baito diroccato la pendenza inizia ad aumentare.
















Verso quota m. 2.600 l'erba sotto i nostri piedi si dirada e si entra in una immensa pietraia di granito. In alto la Cima Cop.

Cima Cop di Breguzzo.
La cresta di Cima Cop di Casa.

L'immensa pietraia a sud ovest della Cima Cop e Danerba.
Nei pressi di Passo Breguzzo (m. 2.790).





Arrivati nei pressi di Passo Breguzzo giriamo a destra, in direzione nord, passando sotto le pareti rocciose della Cop.

Eccoci a Bocchetta dei Cacciatori (m. 2.898)

Residuati bellici.
Resti di baraccamenti della I° Guerra Mondiale.

La Val di Fumo.
La Val di Fumo e il Carè Alto.
Il ghiacciaio dell'Adamello e la Val di Fumo.
L'Adamello.
La Cop di Casa.

Da Bocchetta dei Cacciatori verso la Val di Fumo e il Carè Alto.



Seguendo gli "ometti" iniziamo a salire verso la cima della Cop di Breguzzo.
L'ambiente è alquanto impervio e i passaggi non sempre chiari.

Punte di granito nei pressi della cima.
Sulla destra cima Val Agosta e cima D'Arnò (m. 2.846)
Verso il fondo della Val Daone.



Arriviamo a pochi metri dalla cima e a causa della stanchezza accumulata nell'ascesa e di una serie di passaggi esposti preferiamo tornare sui nostri passi.



Scendendo verso Bocchetta dei Cacciatori.
Il gruppo del Brenta.
La Cop di Casa.

Il gruppo del Brenta.
Verso la Val di Breguzzo e sullo sfondo i monti della Val Concei.

Sullo sfondo i monti della Val Concei: Cadria, Pichea e Tofino.
Il Carè Alto e la lunga cresta della Cop di Casa.

Il Monte Disgrazia.
Il Bernina.
L'Adamello.


Verso la Val Daone
La Val di Fumo


Il Carè Alto.
Torniamo sui nostri passi.

Passo di Breguzzo (m. 2.765).






Da Passo di Breguzzo decidiamo di proseguire per il sentiero n. 223 che su una interminabile pietraia conduce alle Porte di Danerba.

Nei pressi delle Porte di Danerba (m. 2.710)


Dalle Porte di Danerba sotto di noi la Val del Vescovo e a destra la Cima d'Arnò.

Un ricovero militare della I° Guerra Mondiale.
La cartellonistica a Porte di Danerba.
Purtroppo il versante sud dalle Porte di Danerba , verso la Val Daone, è ricoperto di nubi.




Cima Danerba.
 Iniziamo la lunga discesa attraverso la Val del Vescovo.
Facciamo fatica a trovare i segni del sentiero nella grande pietraia che si riversa  giù lungo la valle.
Bisogna scendere al centro della valle.
Ad un certo punto, smarriti i segni del sentiero, ci caliamo giù prima su grandi massi di granito...

… e poi su un nevaio fortunatamente poco ripido.




Sul nevaio troviamo qualche grosso masso di granito arrivato da chissà dove.




Più in basso iniziamo a trovare del verde.
Ad un incrocio di sentieri continuiamo a scendere.



Più in basso troviamo un torrentello.







Eccomi al Pian di Redont.




Dietro di noi la Valle del Vescovo.
Animali al pascolo al Pian di Redont.






Eccoci oramai nei pressi del Rifugio Trivena.
Al termine della nostra escursione i km percorsi sono quasi 25, per un dislivello totale di m.1872.

1 commento:

  1. Complimenti per il bel girazzo. Grazie per le foto e e per le spiegazioni molto utili.

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