Il sentiero n. 933 - detto degli "Anzini di Rivalta" - sale dal piccolo abitato di Rivalta che è situato sulla sinistra orografica del Canal del Brenta. Il nome "Anzini" sembra derivare da "uncini": caratteristici ganci a cui si appendeva il legname per calarlo a valle su cavi a sbalzo.
Il percorso è inizialmente tranquillo, poi diventa ripido e per guadagnare i più distesi piani sommitali dei Colli Alti nel massiccio del Grappa deve transitare su fondi diversi che richiedono piede fermo. Infatti il sentiero procede con andamento vario e in parecchi punti é erto ed accidentato. Per le tante foglie la traccia di sentiero è esile e per questo bisogna prestare attenzione ai segni bianchi e rossi a volte non sempre intuibili su pietre e alberi. In complesso può dirsi accessibile all'escursionista con un po' di esperienza ed è certamente remunerativo.
Il sentiero n. 933 continuerebbe fino a Col Caprile (m. 1.293) ma intersecata la strada sterrata Saccon-Finestron all'altezza di una baita, vado a destra in direzione di Case Saccon (m. 1.105) dove intercetto il sentiero n. 934 attraverso il quale scendo verso Rivalta (Valle del Brenta) chiudendo ad anello una bella e certamente impegnativa escursione.
L'abitato di Rivalta (m. 158)
Le prime indicazioni presso l'abitato di Rivalta
Inizio del sentiero n. 933: per escursionisti esperti
Fin dall'inizio il sentiero si presenta aspro e selvaggio
Dietro di me la Valle del Brenta
Fortunatamente la segnaletica è buona
altrimenti sarebbe difficile orientarsi seguendo le tracce sul terreno.
Un pino sradicato dal vento lungo il sentiero
Un altro pino divelto dalla tormenta del 29 ottobre
Verso il Canal del Brenta
L'esile traccia di sentiero coperta dalle foglie...
... e dall'erba.
Salendo il bosco di faggi quasi inghiotte il sentiero
Le prime piacevoli cengie non molto esposte
L'esile traccia di sentiero che sale da sinistra, mentre a destra prosegue verso l'alto.
Il sentiero ricoperto di foglie nel cuore del faggeto
Nel fitto bosco di faggi passa veloce un gruppo di mufloni difficile da immortalare
Sempre lungo il poco visibile sentiero
Un passaggio leggermente esposto che si può ovviare passandovi sotto
... in realtà il percorso si sviluppa tra cengie e risalite non particolarmente impegnative
Una grotta con acqua
Si cammina sulla cengia a filo di roccia...
In alcuni punti esposti è stato predisposto l'ausilio di una catena
Una cengia contornata da curiose pietre modellate dall'acqua
La Valle del Brenta vista una volta superate le pareti rocciose
Dall'alto verso la Valle del Brenta
La baita alpina lungo la strada Saccon - Finestron
Continuo verso sud in direzione di Case Saccon
La Valle del Brenta
Gli abeti divelti dalla tormenta del 29 ottobre
Ecco il sentiero n. 934 che rientra verso Rivalta.
Località "Case Saccon" (m. 1.105)
Il sentiero 934 si presenta subito comodo e largo
Più in basso il sentiero 934 si fa più impegnativo e ripido...
... richiedendo anche l'ausilio di qualche catena.
Valle della Corda
Verso la Valle del Brenta
Il paese di S. Gaetano (oltrebrenta)
La conformazione rocciosa dei Loke (oltrebrenta)
Il paese di Sasso Stefani (oltrebrenta)
Il punto di arrivo del sentiero n. 934
La chiesa di Rivalta
I km. percorsi sono 9,58
Per un dislivello di m. 984
Le prime indicazioni presso l'abitato di Rivalta
Inizio del sentiero n. 933: per escursionisti esperti
Fin dall'inizio il sentiero si presenta aspro e selvaggio
Dietro di me la Valle del Brenta
Fortunatamente la segnaletica è buona
altrimenti sarebbe difficile orientarsi seguendo le tracce sul terreno.
Un pino sradicato dal vento lungo il sentiero
Un altro pino divelto dalla tormenta del 29 ottobre
Verso il Canal del Brenta
L'esile traccia di sentiero coperta dalle foglie...
... e dall'erba.
Salendo il bosco di faggi quasi inghiotte il sentiero
Le prime piacevoli cengie non molto esposte
L'esile traccia di sentiero che sale da sinistra, mentre a destra prosegue verso l'alto.
La traccia di sentiero è sempre molto esile ma intuibile
Il sentiero ricoperto di foglie nel cuore del faggeto
Nel fitto bosco di faggi passa veloce un gruppo di mufloni difficile da immortalare
Sempre lungo il poco visibile sentiero
Un passaggio leggermente esposto che si può ovviare passandovi sotto
Una parete rocciosa sopra di me sembra impedire il passo...
... in realtà il percorso si sviluppa tra cengie e risalite non particolarmente impegnative
Una grotta con acqua
Si cammina sulla cengia a filo di roccia...
... continuando a salire
In alcuni punti esposti è stato predisposto l'ausilio di una catena
Una cengia contornata da curiose pietre modellate dall'acqua
La Valle del Brenta vista una volta superate le pareti rocciose
La parte impegnativa del sentiero n. 933 termina incrociando la strada Saccon - Finestron
La baita alpina lungo la strada Saccon - Finestron
Continuo verso sud in direzione di Case Saccon
La Valle del Brenta
Gli abeti divelti dalla tormenta del 29 ottobre
Ecco il sentiero n. 934 che rientra verso Rivalta.
Località "Case Saccon" (m. 1.105)
Il sentiero 934 si presenta subito comodo e largo
Più in basso il sentiero 934 si fa più impegnativo e ripido...
... richiedendo anche l'ausilio di qualche catena.
La parete denominata "Sasso di Cane" (sopra c'è il Col Moschin)
Valle della Corda
Verso la Valle del Brenta
Il paese di S. Gaetano (oltrebrenta)
La conformazione rocciosa dei Loke (oltrebrenta)
Il paese di Sasso Stefani (oltrebrenta)
Uno dei piloni enel: esiste anche un cammino che unisce i diversi piloni.
Il paese di Rivalta vista dal sentiero n. 934.
Il punto di arrivo del sentiero n. 934
La chiesa di Rivalta
Per un dislivello di m. 984
Nessun commento:
Posta un commento