venerdì 9 luglio 2021

CRESTE (ALTO) DEL FUMANTE - GRUPPO DEL CAREGA

Il sentiero delle "Creste (o Alto) del Fumante" è uno dei più attraenti delle Piccole Dolomiti, offrendo scorci di rara suggestività e grandiosità. Con partenza dal Passo Campogrosso salgo con Fabio attraverso le Creste fino a Cima Carega, per rientrare poi attraverso la via normale del Boale dei Fondi.



Passo Campogrosso


Sentiero n. 157


Sella del Rotolon

Sentiero n. 195


Verso le Guglie GEI


Sentiero n. 195: resti di trinceramenti di guerra











Lo spacco nella roccia




Dopo lo spacco nella roccia si accede al Giaron de la Scala 


La salita al Giaron de la Scala

Verso Cima Mosca

Verso Cima Centrale

La Vallarsa e il Pasubio

Le Creste del Fumante







La Vallarsa







Arrivando a Forcella Lovaraste


Cima Lovaraste


Catena delle Tre Croci

Forcella Lovaraste. In lontananza la città di Schio

Le Creste del Fumante

La Vallarsa e il Pasubio

Le Dolomiti di Brenta


La salita a Cima Centrale

Cima Lovaraste sulla destra

Il Cornetto, le Creste del Fumante e sullo sfondo il Novegno

Cima Centrale

Cima Centrale e sotto Reacoaro

Cima Centrale

Pasubio



Il "Castello degli Angeli"




La Conca degli Angeli


Cima Lovaraste e Cima Centrale


Forcella del Fumante

La Conca degli Angeli



Cima Obante

Forcella dell'Obante



Passo dell'Obante


Verso Boale dei Fondi


Sentiero n. 109


Sentiero n. 109


Bocchetta dei Fondi



Sentiero n. 157

Cima Carega

Cima Carega e il Rif. Fraccaroli

Verso il Garda e il Baldo



Rif. Fraccaroli



Verso la Vallarsa e la Vallagarina

Cima Carega e Cima Mosca

La discesa dal Boale dei Fondi

Il Boale dei Fondi


Sella del Rotolon




MONTE CAREGA E CRESTE (ALTO) DEL FUMANTE

Nell’antichità anche le Dolomiti erano nere come il resto delle Alpi. Un giorno il Principe del regno delle Dolomiti sposò la Figlia della Luna. La fanciulla di rara bellezza e dall’animo gentile rischiava di morire di nostalgia per la sua terra natale. Allora il Principe innamorato decise di stringere un patto con la saggia popolazione delle alture e dei boschi protettrice di tutti i segreti della natura. Il Principe avrebbe garantito loro rifugio per sempre se in cambio avessero rivestito le montagne con un vestito lunare. E così avvenne. In un’unica notte filarono i raggi della luna, tessero una fitta rete di luce e fili d’argento, e rivestirono l’intero paese del tenue pallore della luna. 
Dal felice matrimonio tra il Principe delle Dolomiti e la Figlia della Luna primi nacquero i monti del Brenta che, assomigliando al padre, per la loro altezza e solennità si fregiarono da subito del titolo di “Dolomiti”. 
Nacquero poi i monti Pasubio e Carega che invece, per la loro modestia e i tratti rotondi e morbidi, proprio perché assomigliavano alla madre, furono chiamati “Piccole Dolomiti”.
Eppure il Monte Carega grazie ad alcune sue “creste” aguzze e aeree non ha mai nascosto di essere figlio del Principe delle Dolomiti. 
Capitò però che qualcuno gli fece notare la grande differenza con le alte crode e le affilate creste del cuore delle Dolomiti. Da quel giorno il buon Carega si indispose così tanto che improvvisamente le sue “creste” si riempirono di fumo e di nubi. Nessuno capì mai se questo avvenne per vergogna o per rabbia. Si sa solo che da allora il ribollire delle nebbie sottrae con frequenza agli occhi frivoli la bellezza di questo angolo delle Piccole Dolomiti.
Per questa ragione la gente delle alture e dei boschi le ha battezzate “Creste del Fumante”.

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