Su strade e sentieri: SASSO ROTTO (m. 2.394) - SETTE SELLE (m. 2.395)

La formazione di granito del gruppo delle Sette Selle sui Lagorai tra la Valle dei Mocheni e della Valsugana, non è molto conosciuta. Anch'io l'ho scoperta per caso studiando la zona sulla cartina geografica.
Come tutto il Grappo dei Lagorai anche questa zona è stata sconvolta dagli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale di cui rimangono cospicue tracce sul Sasso Rosso, accanto alle nostre cime in questione.

Per chi viene da Trento è più comodo salire da Palù del Fersina per il Rif. Sette Selle. Venendo dalla Valsugana io salgo dai paesi di Telve e Roncegno, per la deviazione Campestrini, dentro la Valle del Ceggio, fino all'incantevole abitato di Suerta (m 1.425). Qui si parcheggia e si inizia a salire per il ripido sentiero n. 312 oltre il paese in direzione di Malga Sette Selle (m. 1.906), dove si perviene dopo un'ora di buona salita per "le rive". Si continua a salire per prati privi di ombra fino alla Forcella Sasso Rotto (m 2.286).
Qui ci sono due possibilità per salire al Sasso Rotto (m. 2.394): il sentiero alpinistico Fr.lli Giuliani che richiede passo fermo e una certa dimestichezza con l'arrampicata e la via normale di salita nel versante nord che si trova bene indicata sulla destra dopo aver percorso per 10 minuti il sentiero n. 343. Io opto per la seconda soluzione e in 3 ore dal parcheggio sono alla cima.
La vicina Cima Sette Selle (m. 2.395) la raggiungo attraverso l'infima cresta (una lunga pietraia che richiede passo fermo ma senza difficoltà di arrampicata) che la unisce alla cima Sasso Rotto.
Dalla Cima Sette Selle (m. 2.395) scendo al sentiero n. 343 e risalgo alla Forcella d'Ezze (m. 2.263) dalla quale ridiscendo fino al sottostante laghetto Sette Selle (m. 2.101). Qui il percorso non è più segnato ma per logica intuizione si scollina fissando il punto più basso delle Cime Saleri e da qui senza sbagliare si scende fino a ritrovare il sentiero n. 312 e quindi Malga Sette Selle e l'abitato di Suerta.

VIDEO