venerdì 1 agosto 2014

MONTE PRAMAGGIORE (2.478 m.) - VAL CIMOLIANA (PN) - Venerdì 1 agosto 2014

Il Monte Pramaggiore (2478 m.) si trova nelle dolomiti d'oltre Piave nel cosiddetto gruppo delle "Clautane". Ci sono diversi accessi alla cima. Per chi arriva dal Friuli è preferibile salire attraverso il Rif. Flaiban Paccherini (1587 m.) per il Passo di Suola. Altro accesso, però con grande dislivello, è dalla Val Settimana attraverso la Casera Pramaggiore (1812 m.). Con Gianluca decidiamo di salire dalla Val Cimoliana, parcheggiando presso il Rifugio Pordenone, esattamente all'inizio della Val Meluzzo.
La giornata si profila nuvolosa, ma non dovrebbe piovere. Prima di partire diamo uno sguardo ad ovest verso il rif. Pordenone nascosto dalla vegetazione e la valle che sale al Campanile di Val Montanaia attorniata dalla catena dei Monfalconi ...
... ed ad est verso la Cima Ferrara (2258 m.), nostra vecchia conoscenza (vedi)
Ultimi preparativi...
… e via verso la Val Meluzzo.


Imbocchiamo il sentiero 361 e passiamo oltre casera Meluzzo...
… camminando in leggera salita tra le ghiaie del fondovalle della Val Meluzzo...
… fino al bivio in cui inizia il sentiero 362.
Si inizia a salire il dolce fondovalle della Val Postegae...
… e davanti a noi si vede la punta più a sud del Monte Pramaggiore...
… e a destra il Passo Pramaggiore.




Si sale tenendo il torrente sulla destra. Ad un certo punto si intuisce dove inizia il sentiero 387, ora dismesso, che superato il torrente porta verso il Passo Pramaggiore. Proprio in questo punto incontriamo 3 escursionisti intenti ad attraversare il torrente. La loro meta odierna è l'anello della Cime Postegae.
Noi invece proseguiamo diritti...
… e la salita, entrando in bosco di faggi, si fa più impegnativa.
Un colpo d'occhio alle nostre spalle verso le Cime Postegae.
Si attraversa una bella cascatella...

… fino ad arrivare in località Cas.ne Val dell'Inferno (1791 m.), dove si abbandona il sentiero 362 per seguire il 366.
Il luogo, attraversato da un torrente e circondato da abeti, non da l'idea di trovarci in Val d'Inferno.
Ora la nostra meta diventa la Forcella Pramaggiore che si trova a m. 2295.



Salendo verso la Val d'Inferno la vegetazione arborea inizia lentamente a diradarsi...
… e mentre a destra vediamo sempre meglio le Cime Postegae...

… davanti a noi si apre il grande anfiteatro della Val d'Inferno sul quale si calano i ghiaioni del Monte Pramaggiore.

Alle nostre spalle in basso la Val Postegae.
La cima Pramaggiore dalla val d'Inferno.

Proprio mentre raggiungiamo il centro dell'anfiteatro della Val d'Inferno...
… facciamo un primo incontro con un splendido esemplare di stambecco.



Poco oltre troviamo un secondo esemplare più giovane … 
… il quale, nonostante la nostra presenza, non ci degna neppure di uno sguardo, continuando il suo fiero pasto. 


Il sentiero 366 continua a salire la Val d'Inferno senza presentare difficoltà e con un dislivello gradevole.
In prossima della forcella Pramaggiore...
… anche se lontani notiamo un certo movimento in quota. Un gruppetto di escursionisti con lo zaino pensate, salendo dalla Casera Pramaggiore, invece di imboccare il sentiero che scende verso la Val d'Inferno, era arrivato all'inizio del tratto che conduce alla cima. Fortuna che dalla cima scendevano due escursionisti friulani che hanno mostrato loro la direzione corretta.



Poco prima della forcella Pramaggiore evidenti segni di vernice rossa indicano la direzione per il Rif. Flaiban Paccherini...
… invitando a scendere verso un ripido canalone in parte attrezzato.
Eccoci in forcella Pramaggiore. Purtroppo banchi di nubi ci impediscono la visuale verso il versante opposto della Val Settimana.


La cima Brica (2362 m.) vista dalla forcella Pramaggiore.



Dalla forcella bisogna seguire la traccia verso destra sul versante opposto rispetto a quello di salita… 
… la quale con qualche saliscendi e curva… 

… ci porta ai piedi di una rampa rocciosa con sfasciumi… 
…  da risalire (I°) fino alla cresta sommitale.
La via di salita alla cima, ben indicata da bolli rossi e ometti, non è difficile (I°+) o esposta  … 
… ma richiede passo sicuro a causa della roccia friabile. 

Una volta in cima si percorre una cresta orizzontale … 

… fino alla croce di vetta … 
… presso la quale è custodito il libro delle firme.
Eccoci arrivati: un dislivello di 1315 m. in 3 ore 50 (soste comprese)
Dalla cima Pramaggiore verso la Val del Clap (Val Settimana).
Dalla Cima Pramaggiore verso la Val d'Inferno e più in basso la Val Postegae.
Dalla croce di Cima Pramaggiore verso la Cima Brica.
Dalla Cima Pramaggiore verso il paese di Andrazza e la Valle del Tagliamento.

Purtroppo le nubi ci impediscono vedere le cime all'orizzonte.


Il paese di Andrazza.





Per la discesa si segue la via di salita
Verso la Val d'Inferno.





Verso la Val Settimana.

In prossimità della forcella Pramaggiore.



Verso la cima Brica.

In discesa sulla Val d'Inferno.


In prossimità dell'arrivo ancora una breve sosta per dissetarci.
La cima che sta davanti a noi scendendo è la Cima Stalla (2100 m.) e dietro il gruppo dei Monfalconi.
Prima di scendere a valle Gianluca si concede un'ultima ricognizione con la cartina alla mano: magari la prossima escursione potrebbe essere da queste parti.

Forse Gianluca ha già individuato la prossima escursione: l'anello delle cime Postegae. Chissà!

Il sentiero si addolcisce, il passo si distende e nel cuore si inizia a sognare di tornare presto in questi luoghi incantevoli. 

Nessun commento:

Posta un commento