giovedì 20 febbraio 2014

CAMMINO DI S. FRANCESCO (6° tappa): PIETRALUNGA - GUBBIO

Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria,
che sei vergine fatta Chiesa
ed eletta dal santissimo Padre celeste,
che ti ha consacrata
insieme col santissimo suo Figlio diletto
e con lo Spirito Santo Paraclito;
tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ave, suo palazzo.
ave, suo tabernacolo,
ave, sua casa.
Ave, suo vestimento,
ave, sua ancella,
ave, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù,
che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo
venite infuse nei cuori dei fedeli,
perché da infedeli
fedeli a Dio li rendiate. 
Grazie alla fraterna accoglienza di Don Salvatore presso l'ostello parrocchiale ho potuto riposare bene, al caldo e riprendere forza. Mi rimetto in cammino da Pietralunga in un giorno che minaccia pioggia. Se deciderò di percorrere la strada invece del tratto montano, non sarà una tappa lunga fino a Gubbio. Tutto dipende dalle condizione atmosferiche. Scendo da Pietralunga in direzione Morena finché trovo le indicazione che mi mandano a destra su uno sterrato che poco oltre incrocia un corso d'acqua

Finora non ho trovato fango sul mio cammino. Oggi invece le strade del cammino sono particolarmente pesanti per la pioggia caduta abbondantemente durante la notte.
Mi lascio alle spalle il paese di Pietralunga.
Località S. Benedetto Vecchio.


L'Abazia di S. Benedetto. Alcune testimonianze ricordano che anche qui S. Francesco sostava quando si recava alla Verna.

Dalla Abazia di S. Benedetto continuo a scendere lungo la strada asfaltata.
Quando arrivo alla deviazione che mi manda a sinistra verso il Poggio del Prato sta già piovendo. Vedendo lo stato della carrareccia, decido di restare sulla strada d'asfalto e continuare a scendere in direzione di Mocaiana e Raggio.

Il prossimità di Mocaiana salgo fino in località "Loreto" per ritrovare il cammino ufficiale. Dopo Raggio però non riesco più a trovare i segnali del cammino. La costruzione della nuova bretella stradale che conduce a Gubbio credo abbia comportato l'interdizione di alcuni punti del cammino e la conseguente rimozione dei segnali. Non ci sono persone a cui domandare e quindi mi oriento a vista tenendo lo sguardo prima verso un grande cementificio e poi in direzione della cittadina di Gubbio. Passo nelle prossimità di alcuni nuovi viadotti in particolare uno con una simpatica frase tutta da meditare.
Arrivo a Gubbio con la pioggia e ho un solo desiderio: fare un bagno caldo ed asciugarmi. Vado dritto dalle suore in cui ho chiesto ospitalità.
Nel tardo pomeriggio riesco a visitare la bella cittadina di Gubbio in un clima di totale solitudine e silenzio. Termino la mia giornata partecipando alla S. Messa presso la chiesa di S. Agostino.

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